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L’esercizio fisico: terapia aggiuntiva per la cura del cancro

Sono rivolte ai medici ed ai pazienti le raccomandazioni della Società di Oncologia Clinica Australiana per promuovere l’attività fisica nei pazienti oncologici, un argomento che verrà prossimamente affrontato in modo esaustivo anche sulle pagine di immunoncologia.org

L'attività fisica è fondamentale non solo per restare in buona salute, ma anche per combattere il cancro e l'esercizio fisico andrebbe prescritto al pari di una medicina.

È questo quanto emerge dal documento a firma della Società di Oncologia Clinica Australiana (COSA) e pubblicato on line dal Medical Journal of Australia

Secondo la Società di Oncologia Clinica Australiana l’esercizio fisico dovrebbe infatti entrare a far parte dello standard di trattamento del cancro, come terapia complementare e supporto utile a contrastare molti degli effetti avversi come ad esempio stanchezza, depressione e problemi di peso corporeo.

Tutte le persone affette da una patologia tumorale dovrebbero evitare l'inattività e condurre le normali attività quotidiane, mantenendo uno stile di vita sano e fisicamente attivo.

L’attività fisica migliora infatti sia la capacità aerobica che il tono muscolare, contrastando il senso di affaticamento e lo stress correlati alla malattia e migliorando la qualità di vita dei pazienti oncologici.

Chiaramente la tipologia di esercizio deve essere commisurata alle specifiche condizioni dell’individuo e al tipo di tumore: per questo è consigliabile che i pazienti si rivolgano a fisiologi e fisioterapisti in grado di suggerire un programma personalizzato.

La Società di Oncologia Clinica Australiana invita pertanto tutti gli operatori sanitari coinvolti nella cura delle persone affette da cancro a promuovere queste raccomandazioni.